mercoledì 5 giugno 2013

STARTUP, QUESTA SCONOSCIUTA...

Ultimamente e lasciatemi dire anche fortunatamente si sente parlare spesso di Startup. E vi dirò che sono stra-convinta che si tratti di una di quelle tipiche espressioni di cui tutti sentiamo parlare ma nei confronti della quale ci poniamo sempre con un po’ di perplessità.
La scena classica è “Ah sì, Startup…ma…in che senso?” Appunto, in che senso?

Cos’è una Startup? Perché ultimamente se ne parla tanto? Ma soprattutto perché me ne deve fregare di saperne qualcosa?
Lo dice la stessa traduzione dall’inglese all’italiano, Startup sta per avvio. E’ il momento in cui si dà vita all’impresa.
Quindi il momento in cui si ragiona sulle risorse tecniche disponibili, sulla definizione del metodo di “produzione”, sulle risorse umane necessarie, ma anche su studi di mercato con i quali si cerca di definire le attività e gli indirizzi aziendali.

Il termine fa ovviamente parte dei tempi che cambiano. Ogni periodo storico ha un suo lessico, le parole cambiano connotazione e significato in risposta al sentire comune. L'epoca e il clima di oggi sono quelli in cui i dubbi proliferano, l’incertezza e la sfiducia ci accompagnano quotidianamente, con il risultato che parole sterili e tecniche come "iniziativa d'impresa" vengono sostituite da altre più aspirazionali. Startup ne è un esempio.

Scomposta letteralmente, se ci fate caso, ha proprio un significato entusiasmante:
– START = inizio  UP = nel senso di positivo –
E se permettete io di UP ne so qualcosa... :-p

Sapete perché mi è venuta voglia di scrivere di Startup? Innanzitutto perché io, che non credo di avere tutte queste grandi capacità creative ed innovative, quando vengo a conoscenza di idee ed iniziative nuove e originali mi stupisco peggio di una bimba davanti ad uno spettacolo di magia. Questo perchè ci sono persone veloci, attente, brave a carpire le nuove esigenze della società e a cogliere l'occasione di arrivare tra i primi a soddisfarle.
Non solo.
Ho voluto scrivere di Startup perché effettivamente, forse, non ci si rende mai conto abbastanza di quanto questi slanci imprenditoriali possano essere un importante input di rilancio dell'economia del nostro Paese, da anni ormai un po' "sopito".
Un modo per smettere di lamentarci  per il fatto che il lavoro non ci cada più dall'alto e per cominciare, invece, a pensare che il lavoro ce lo creiamo noi.

Di esempi ne conosciamo parecchi. Da ultimo mi viene in mente uno dei tanti progetti caricati sul sito http://www.fieradellestartup.com. Si chiama Abili di sera ed è un'app che agevola le persone con disabilità a viversi più serenamente e liberamente un po' di sano relax.
Sapevate che esistono 780000 persone in Italia che per via delle cd. barriere architettoniche rinunciano 3 volte su 10 alla "serata" perché non sanno se i luoghi dove andare sono accessibili.
L'app non solo migliorerebbe la vita a queste persone ma, in un contesto di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando, si porrebbe come incentivo ai consumi. Come si dice nel video, bar e ristoranti potrebbero recuperare 200000 milioni di euro senza contare l'ulteriore contributo apportato da accompagnatori.
Non possiamo sapere se poi, nella pratica i risultati saranno quelli annunciati ma già solo l'idea è da premiare.

Talvolta l'idea è sufficiente per il cambiamento. Se l'idea è buona ci pensano il crowfounding e gli sponsor a fare il resto.
Lo ha detto in tempi meno sospetti anche Mr Geox, presidente della famosissima e ingegnosissima marca di scarpe, "un'idea vale più di una fabbrica".

Un accenno, parlando di Startup, vorrei farlo anche ad un’altra iniziativa curiosa, quella del blog di Chiara Ferragni http://www.theblondesalad.com. Una trentenne bionda,  affascinante e con un carisma tale da arrivare a fare di un blog una vera impresa.
Creato nell’ottobre del 2009, ad oggi questo blog vanta 120000 visualizzazioni giornaliere, 850000 visitatori unici e 12 milioni di pagine viste al mese.
Non solo.
Da una semplice piattaforma, negli anni, è nata una vera e propria S.r.l. con tanto di collaboratori, risorse tecniche e continui investimenti in varie attività per farla crescere. Chiara da blogger è diventata influencer (come si definisce lei) e nel tempo è riuscita a creare una linea di scarpe, una di intimo e a diventare reporter e pubblicista.

Capite ora qual è il vero spirito che sta dietro il concetto di Startup oggi?
Credo sia lo stesso che accompagna tutti quegli eventi che ospitano progetti Startup. Lo stesso entusiasmo che anima organizzatori, crearori e diretti partecipanti della Fiera delle Startup.
Se, come me, dopo averne sentito parlare, vi siete incuriositi e desiderate assistervi, allora sono riuscita nel mio intento.

martedì 4 giugno 2013

GODERSI LA VITA CON MENO DI 10 EURO? SI PUO’!


- La parsimonia è la maggior ricchezza - recita un vecchio proverbio popolare.

Stiamo vivendo in un periodo in cui le parole sobrietà, morigeratezza, austerità la fanno da padrone.
Proprio l’ultimo esempio di low profile in ordine di tempo è quello della parata del 2 giugno. Niente cavalli, niente mezzi pesanti e niente frecce tricolori per osservare un giusto senso di moderatezza.
Questi sono i tempi del low cost che nell’era 2.0 si traduce in miriadi di siti dedicati alla raccolta di soluzioni e possibilità per vivere spendendo poco. Portali per la ricerca di voli e alberghi, siti che offrono l’immediato confronto di prezzi dei prodotti per una spesa ponderata e intelligente, piattaforme che t’illuminano sull’offerta del giorno, blog che ti propinano rimedi per risparmiare.
Ne esistono veramente molti, ma ieri, durante la preparazione della puntata di Tutorial, mi sono imbattuta in un sito che, sì, suggerisce soluzioni cheap, ma, diversamente da quelli visti finora, ti propone del sano e sacrosanto divertimento conveniente!
Il pensiero successivo è stato, non posso non condividere la scoperta con tutti i lettori del blog.

Un portale che lavora per noi selezionando e poi raggruppando per categoria svariate possibilità di piacere che coinvolgono tutti i cinque sensi. Suggerimenti per ascoltare buona musica, ballare, curare il corpo e l’anima, godere di spettacoli e di momenti di sport e tempo libero, tutto nella maggior parte dei casi senza superare il “deca” come cantava il buon Pezzali.
Il sito, nato da circa un anno, racconta insomma il consumo "intelligente" in diverse città d'Italia, sparse tra Nord, Centro e Sud.

Da premiare l’idea dei curatori del sito che hanno iniziato per soddisfare esigenze personali, a breve hanno ottenuto l’interesse degli studenti (storica categoria di squattrinati :-p), per poi arrivare a toccare la curiosità di tutte le fasce di pubblico, segno inequivocabile che il low cost è ormai una filosofia trasversale.
E allora, libero sfogo al relax salvaguardando il portafoglio! Ecco a voi il link: http://www.vitalowcost.it
E’ proprio il caso di dirvelo: Buon divertimento!