La verità è che ho scoperto l’esistenza di questo
sito molto carino www.teloregalo.it e
allora mi sono detta “lo voglio far conoscere a chi di voi ancora non lo
conoscesse, ma già che ci sono addobbo il post con due riflessioni sul regalo,
che innanzitutto fa figo e poi potrebbe essere uno spunto per capire come vivete
voi il momento del presente donato o ricevuto”
Un certo Goethe diceva “Non dire che vuoi regalare:
regala. Non riuscirai mai a soddisfare un'attesa”.
Credo non avesse
tutti i torti…Perchè, senza alcuna voglia di scadere nel moralismo, ma diciamoci
la verità, quanto è gratificante ed emozionante l’effetto sorpresa in un
regalo?
Si
avvicina il Natale ed è quindi inevitabile fare esempi legati a
quest’occasione. Mi viene da pensare alla classica frase che sento dire a
ridosso di queste feste. Spesso se pronunciata da un bimbo fa sorridere ma quando esce dalla bocca di un adulto alle mie orecchie disturba come i
rebbi della forchetta che stridono sul fondo della pentola!
“Il
mio fidanzato per Natale mi regala l’iPad”, “I miei per Natale mi regalano la
trilogia di 50 sfumature” (e qui in teoria ci sarebbe da aprire un dibattito
sul coraggio dei genitori di regalare la trilogia della James alla propria figlia!).
Ma
che razza di regalo è? Qui non si parla di regalo, qui si parla dell’istituto
giuridico della donazione, art. 769 del Codice Civile:
“La
donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte
arricchisce l'altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o
assumendo verso la stessa un'obbligazione.”
Il
tono dell’articolo è freddo, cinico e inanimato vero? Ecco è la stessa
sensazione che ho io quando sento quelle frasi. Qui si parla di contratto!
Forse
stamattina più che filosofica sono polemica ma lo dico sinceramente, non riesco
a pensare all’idea del regalo in questi termini. Lo scopo del regalo è
suscitare emozione e ricevere emozione, è manifestare un sentimento.
Lina
Sotis tempo fa scrisse: “Per capire l' importanza del dono basta guardare la
faccia di chi lo riceve. Se non e' un dono perverso, sbagliato, bruttino che
offende, il volto si illumina poiche' il regalo non e' solo l' oggetto ma il
sentimento della propria importanza”.
Proprio in questi
giorni leggevo che quest’anno in particolare gli italiani approfitteranno del
Natale per scambiarsi quello che durante l’anno non riescono ad acquistare per
se stessi, (ecco il link della notizia “Natale 'magro', sotto l'albero solo regali utili”). La parola d’ordine è utilità, beni per la casa, abbonamenti ai
mezzi, occhiali da vista ecc.., ma, ripeto, anche in questo caso a mio avviso
siamo proprio lontani dal concetto di regalo.
Voi come la pensate? Avremo modo di parlarne anche questa settimana in onda.
Intanto come regalo (ops, donazione..) per essere
stati così coraggiosi da leggere il post fino in fondo vi ripropongo il link di
www.teloregalo.it. Carino, impostazione
simile a tutti i classici siti di vendita on line, solo che qua non dovete
cacciare un euro.
Certo avrebbero dovuto chiamarlo
www.tifacciounadonazione.it…
:-)