mercoledì 31 ottobre 2012

SIAMO CONVINTI CHE...(come non condividere queste riflessioni..)


Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perchè i nostri figli sono troppo piccoli e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da
adolescenti.
Siamo convinti che saremo piu felici quando avranno superato quest'età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.
Ma se non cominciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovremo sempre affrontare delle difficolta di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere d'essere felici, qualunque cosa accada.

Alfred Souza dice "Per tanto tempo ho avuto la sensazione 
che la mia vita sarebbe presto cominciata, la vera vita!
 Ma c'erano sempre ostacoli da superare strada facendo,
 qualcosa d'irrisolto,
 un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non 
erano stati ancora regolati. 
In seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho 
capito che questi ostacoli erano la vita."
Questo modo di percepire le cose ci aiuta a capire che 
non c'è un mezzo per essere felici ma la felicità il mezzo.
 Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e 
gustatelo ancora di più perchè lo potete dividere con una persona
 cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti 
preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.
Allora smettete di aspettare di finire la scuola, di 
tornare a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, 
di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
 Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare 
in pensione, di sposarvi, di divorziare.
 Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica 
mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di
 rinascere nuovamente 
e decidete che non c'è momento migliore per essere felici
 che il momento presente.
 La felicità e le gioie della vita non sono delle mete ma un viaggio.
Ora rifletti bene e cerca di rispondere a queste domande:

1 - Nomina le 5 persone piu ricche del mondo.

2 - Nomina le 5 ultime vincitrici del concorso Miss Universo.

3 - Nomina 10 vincitori del premio Nobel.

4 - Nomina i 5 ultimi vincitori del premio Oscar come miglior
attore/attrice.
Come va? Male? Non preoccuparti. Nessuno di noi ricorda i migliori
 di ieri. E gli applausi se ne vanno!
E i trofei si impolverano! I vincitori si dimenticano!
Adesso rispondi a queste altre:

1 - Nomina 3 professori che ti hanno aiutato nella tua formazione.

2 - Nomina 3 amici che ti hanno aiutato in tempi difficili.

3 - Pensa ad alcune persone che ti hanno fatto sentire speciale.

4 - Nomina 5 persone con cui passi il tuo tempo.

Come va? Meglio? Le persone che segnano la differenza 
nella tua vita non sono quelle con le migliori credenziali, 
con molti soldi, o i migliori premi...
Sono quelle che si preoccupano per te, che si prendono
 cura di te, quelle che ad ogni modo stanno con te.
 Rifletti un momento. La vita è molto corta!

Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove 
atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti
 sulla linea di partenza dei 100 metri.
 Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti 
correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere.
 In tre correvano, un piccolo ragazzino cadde 
sull'asfalto, fece un paio di capriole e comincio a piangere.
 Gli altri otto sentirono il ragazzino piangere.
 Rallentarono e guardarono indietro. 
Si fermarono e tornarono indietro...ciascuno di loro.
 Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a 
lui e cominciò a baciarlo e a dire: "Adesso stai meglio?" 
Allora, tutti e nove si abbracciarono e camminarono verso 
la linea del traguardo. Tutti nello stadio si alzarono, e gli applausi andarono
 avanti per parecchi minuti.
 Persone che erano presenti raccontano ancora la storia. 
Perchè??
 Perchè? dentro di noi sappiamo che: La cosa importante 
nella vita va oltre il vincere per se stessi. 
La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a 
vincere, anche se comporta rallentare e cambiare la nostra corsa.

domenica 28 ottobre 2012

IL DIGITALE NEL MONDO DEI LIBRI: eBook sì o eBook no?


Nella settimana appena trascorsa abbiamo inaugurato all’interno di “MANUale di…” un appuntamento che verrà inserito nella rubrica libri, ma che, a differenza del classico momento in cui io e Valentina Oioli chiacchieriamo di nuove uscite, vede coinvolti il direttore e i redattori di www.libreriamo.it.
IL SITO
Non so avete già avuto occasione di dare un occhio al sito, non è il classico sito dedicato ai libri e alle loro recensioni, o meglio, non è solo questo. Innanzitutto le recensioni provengono dai lettori stessi e non da esperti, quindi si riscontra una particolare tendenza social e di condivisione. In secondo luogo contiene tutta questa serie di sezioni in cui si affrontano, sempre con l’interazione e la partecipazione dei lettori, molte tematiche di grande attualità legate al mondo della lettura. Come lo ha perfettamente definito il direttore stesso Saro Trovato, Libreriamo è un social book magazine.
Ed ecco partito proprio questa settimana il momento del giovedì, su Puntoradio, che dà voce alle tematiche ed ai dibattiti considerati dagli amici di Libreriamo.
LA QUESTIONE
Questa settimana si è affrontata, con l’importante supporto di Valerio Giacomoni (uno dei redattori del sito), una questione che di questi tempi fa molto parlare. Non solo, devo dire a mio avviso, che si tratta di uno di quegli argomenti che riesce a dividere intere fazioni, un po’ come accadeva per Guelfi e Ghibellini, fascisti e comunisti, livornesi e pisani, insomma come accade oggi per adepti Apple e seguaci Android o fanatici del cioccolato fondente e patiti di quello al latte. :-)
L’argomento di scontro è l’avvento del digitale nel mondo della lettura.
Avete già sentito parlare di eReader? E di nomi come Kindle, Kobo? Non sono altro che lettori di libri elettronici, ovvero dispositivi capaci di contenere una grande quantità di testi in formato digitale.
Essendo studiati quasi esclusivamente per la lettura di testi, questi “affarini” offrono una resa visiva quasi simile a quella di uno scritto stampato. Giusto per farvi un’idea andate su www.amazon.it.
Chiarito l’oggetto del contendere arriviamo alle indagini compiute.
I redattori di Libreriamo.it hanno condotto una serie di interviste a scrittori, librai, critici, chiedendo loro quali potessero essere le possibili conseguenze del digitale sul mondo libri.
Tra le varie risposte ecco, per esempio, quella di Ettore Randazzo, avvocato e scrittore che dice - sfogliare un libro di carta è una bellissima abitudine che non verrà mai sostituita -.
Un’altra intervistata, Nicoletta Sipos giornalista di “Chi”, sottolinea ed affronta le paure legate alle minacce al copyright, raccontando del caso Stephen King; lo scrittore, infatti, dopo aver messo in rete alcuni suoi racconti è rimasto deluso e scoraggiato da tentativi di plagio e mancati pagamenti.
Più positivo e aperto all’innovazione Maurizio Bono di “Repubblica” che, dopo aver amaramente ricordato come l’Italia sia ancora fanalino di coda nell’utilizzo degli eBook rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, sottolinea i diversi vantaggi del “libro digitale”.
I “ci piace” sono gli stessi che si riscontrano nelle risposte del popolo dei social:
  • Tascabilità (mai parola è stata più appropriata!), considerando il grande quantitativo di libri che ci si può portare dietro grazie ad un dispositivo che sta tranquillamente in borsa, in tasca, in valigia.
  • Costi ridotti, gran parte dei libri in versione eBook costano meno del testo versione classica.
  • Self Publishing, una parola difficile che però ha semplificato e soprattutto sdoganato (finalmente oserei dire..) la possibilità di pubblicare un libro senza la necessaria intermediazione della casa editrice.

Questi sono solo alcuni dei vantaggi rilevati dalle indagini fatte. Certo è che uno dei problemi più seri, sul quale, devo dire la verità, non ho idea di quali sistemi di tutela affidabili possiamo godere, è la minaccia alla proprietà intellettuale…Problema che affanna già da qualche tempo, purtroppo, il mondo della musica.
Un dato certo e significativo è quello sottolineato da Valerio Giacomoni al telefono: il digitale viene vissuto come un futuro imprescindibile che non si può assolutamente fermare e davanti al quale non ci si può far trovare impreparati.
Direi che per ora, considerato il momento di passaggio, mi associo alla risposta che Maurizio Bono ha dato alla domanda:
– Quindi eBook sì o eBook no? –
eBook sì, o meglio, anche.
Voi come la pensate? 

domenica 21 ottobre 2012

CHE FINE HANNO FATTO?: GABIN


Alcuni dei protagonisti del “Che fine hanno fatto?!” di questa settimana sono stati i Gabin.
Ecco il post per chi si fosse perso la puntata.

L'originale Gabin attore francese degli anni ’30-’40 avrebbe ridacchiato ironicamente se gli fosse stato detto che mezzo secolo dopo il suo periodo di massimo splendore, due musicisti italiani avrebbero utilizzato il suo nome per firmare progetti di musica lounge.
Ma se avesse ascoltato la musica, avrebbe capito. E’ una musica indubbiamente elegante, esattamente quello che ti aspetteresti di sentire in un caffè parigino o un club cena.
I Gabin. Loro sono Filippo Cary e Max Bottini. Cary è un DJ romano. Bottini, un bassista jazz, che ha trascorso l'ultimo decennio degli anni ’90 esibendosi con artisti del calibro di John Scofield e Billy Coghan.
Insieme, hanno creato un jazz-electro-lounge, un genere ibrido, difficile da classificare, ma facile alle orecchie.
Hanno debuttato discograficamente nel 2002 con l’album Gabin, dal quale sono estratti singoli come Sweet Sadness, La maison e come quello che riascoltiamo tra un attimo.
Grazie a questo pezzo il duo spopola innanzitutto in italia: radio, spot pubblicitari, video in rotazione sulle tv musicali, stacchetti delle veline di “Striscia”, un pezzo che in Italia diventa un tormentone. Destinato a fare altrettanto anche in Europa.
É un pezzo d’annata, una chicca di Duke Ellington, che, per chi non lo sapesse, è uno dei più importanti compositori della storia del jazz. Ovviamente I Gabin l’hanno rivestito di moderni groove elettronici.
Il titolo? Onomatopeico direi... 


Doo Uap, Doo Uap, Doo Uap


CHE FINE HANNO FATTO?
Verso la fine del 2002, l’album Gabin è uscito anche negli Stati Uniti, a dir la verità non ha eguagliato i risultati europei ma ha riscosso comunque ottime recensioni e una buona dose di Play Radio ha contribuito a introdurre potenziali fans negli States.
Nel 2004 hanno pubblicato un secondo album, Mr. Freedom, accompagnato da un omonimo singolo. Questo singolo è stato utilizzato come colonna sonora per i film I fantastici quattro (2005) e Sex Movie in 4D (2008).
Il 5 marzo 2010 è uscito il loro terzo album, Third and Double, costituito da due CD, uno interamente interpretato e gestito da Cary a l’altro interamente interpretato e gestito da Bottini, pubblicato per la Universal. È stato anticipato dal singolo Lost and Found, brano al quale ha partecipato Mia Cooper per la parte vocale.


Discografia
Album
2002 - Gabin
2004 - Mr. Freedom
2010 - Third and Double