E’ partito mercoledì il primo appuntamento con la
nuova rubrica dedicata ai libri di “MANUale di…”. Diversi interventi durante la
puntata in cui, in compagnia Valentina Oioli, si chiacchiera appunto di libri.
Sbirciando tra le prime cinque posizioni della
classifica stilata da http://www.corriere.it/cultura/libri/#classifiche,
tre di queste sono ancora occupate da E.L. James.
Per tutte quelle persone a cui questo nome non dice
nulla credo sia sufficiente ricordare il titolo del suo primo libro e sono
sicura che vi riporterà alla mente un articolo letto su Libero, un dibattito
radiofonico, piuttosto che una puntata della D’Urso a Pomeriggio Cinque, che
sicuramente ne avrà parlato.
Il titolo in questione è “50 sfumature di grigio”, prima
uscita della trilogia partorita da questa donna della tv londinese.
Ebbene la James, con questo trittico di lavori,
detiene ben tre delle prime cinque posizioni che abbiamo considerato.
L’argomento della rubrica non poteva che essere
quello dell’erotismo e di quali fonti interessanti possa offrire la narrativa
in materia.
Se amate il genere o comunque se avete scoperto di
amarlo dopo aver letto le 50 sfumature può fare al caso vostro “IL DELTA DI
VENERE” di Anais Nin.
Una raccolta di
racconti a sfondo erotico, ma che a differenza di “50 sfumature di grigio”
permette al lettore di entrare in un’atmosfera decisamente più intensa, più
carica di emozioni. Di sesso se ne fa ed anche tanto, ma grazie all’eleganza e
alla raffinatezza di penna della Nin, non si rinuncia alle tipiche sensazioni
avvolgenti che solo un genere come il romanzo sa offrire.
Per chi invece
ricerca contenuti senza freni l’alternativa potrebbe essere “JUSTINE” del
Marchese De Sade.
La storia cruda e
violenta di una vita tormentata, scabrosa, inclemente come quella di Justine. Giovane
ragazza francese che ostinandosi a proteggere le sue virtù, dopo una serie di
disavventure, si ritroverà a scoprire quanto nella realtà questi sforzi di
salvaguardia dei valori morali siano stati totalmente vani.
Sesso, violenza,
sofferenza e tanta riflessione in un libro impegnativo che inevitabilmente ti
porta a pensare.
Una meravigliosa
citazione di De Sade spiega alla perfezione il senso che lo stesso Marchese ha
voluto dare al racconto:
“La virtù non conduce ad altro
che all'inazione più stupida e più monotona, il vizio a tutto ciò che
l'uomo può sperare di più delizioso sulla terra”.
Un grazie (che da
qui in poi rivolgerò sempre) a Valentina Oioli che ha condiviso con noi i suoi
pareri sui libri citati e che quindi mi ha permesso di mettere nero su bianco
quello che è stato l’appuntamento dello scorso mercoledì.
Buona lettura e alla
prossima settimana con la rubrica libri!
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