L'altro giorno ho condiviso il pensiero proprio con
un'amica: "te l'ho mai detto che adoro fare colazione in
albergo?".
Reduce dall'illuminante weekend riminese ripensavo alla grande boccata d'aria
fresca che ti danno un paio di giornate di viaggio rispetto alla ordinaria
routine.
Sono stati giorni intensi, ma sono stati anche giorni in cui
ho egoisticamente apprezzato la pace inedita e preziosa che ci si riesce a
concedere quando ci si allontana da casa, da soli, per qualche notte. Se
condividi lo stesso tetto con la famiglia (acquisita o originaria che sia), in
occasioni come queste, ti ritrovi anche a godere di piccole e semplici
circostanze, come un bagno a tua completa ed esclusiva disposizione o
l'atmosfera di silenzio e tranquillità della camera.
Ma ancor più che questi piccoli "lussi domestici",
una delle coccole in cui mi crogiolo maggiormente quando viaggio, è la
colazione in albergo.
Sarà perché, sin da piccolina, ho vissuto con piacere il momento della
colazione (mamma ricorda sempre, con un pizzico di orgoglio folcloristico, che
non ho mai versato una goccia di latte fuori dalla tazza) o sarà perché
svegliandomi abbastanza presto la mattina, negli hotel, non me ne sono mai
persa una.
Durante l'università dividevo l'appartamento con una coinquilina, che, ogni
mattina, tra una cucchiaiata e l'altra di yogurt Yomo al caffè, ripeteva quanto
la colazione fosse uno dei momenti preferiti della sua giornata.
In albergo adoro questo momento. Innanzitutto perché, diversamente dalla
routine, mi faccio anche bella. Se a casa, davanti alla tazza di thè verde al
bergamotto, il pigiama la fa da padrona; in albergo, complice la condivisione
di spazi, dedico tempo piacevole a curare l'aspetto.
Non solo. Tra le tovaglie bianco candido della sala ti concedi il tuo momento
di relax. Sì, anche se stai viaggiando per lavoro e sei stressatissimo e
indaffaratissimo. Quello è il momento in cui ti accomodi al tavolo, da solo o
in compagnia, ti dirigi verso il buffet e scegli come inizierà la tua giornata.
Chi è che non si sente coccolato a poter scegliere cosa mangiare quando si
trova di fronte a tavolate di croissant, biscotti, pane tostato, torte,
crostate, creme, marmellate, frutta, yogurt, cereali, salami, prosciutti,
formaggi, uova e magari tradizionali prelibatezze locali?
Ti prendi tutto il tempo che ti serve (chissà perché, ma a casa, anche la
domenica mattina, non ci riesci) e magari soddisfi il palato con il secondo
giro al buffet. Sai che quando uscirai da li, inizierà la frenesia della
giornata (anche la vacanza ha la sua frenesia), proprio per questo motivo quel
momento diventa importante e appagante.
Gli albergatori, in quel momento, hanno in mano il nostro piacere.
Gli albergatori, in quel momento, hanno in mano il nostro piacere.
Devo dire che dal punto di vista del palato e del servizio
mi sono sempre trovata bene, in tutti gli alberghi del mondo in cui ho
soggiornato. Però, ora che ci penso, non mi è mai capitata una colazione
particolarmente gustosa o eccezionalmente prelibata e originale, tale da
ricordare quello che ho mangiato.
E voi? Ricordate una colazione che si sia distinta
dalle altre in un albergo specifico di una città in particolare?
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